Il puerperio rappresenta quel periodo dopo il parto durante il quale la donna va incontro ad una serie di trasformazioni che la riporteranno ad una condizione simile a quella antecedente la gravidanza.

Si avrà infatti una diminuzione di peso, contrazioni dell’utero che in poche settimane tornerà nelle condizioni originarie, un riassestamento ormonale e la produzione di latte per permettere l’allattamento. Se la neomamma non allatta, la prima mestruazione comparirà dopo circa 40 giorni dal parto: è il cosiddetto capoparto, molto più abbondante degli altri flussi mestruali che, a partire da questo momento, riprendono il carattere ciclico che avevano prima della gravidanza. Nelle donne che allattano spesso il periodo di amenorrea può durare anche diversi mesi. Anche se non ha le mestruazioni, la donna può comunque essere fertile.

Il rientro a casa

Tornare a casa col proprio bimbo è la meta sognata da tutte le mamme per nove mesi ed è bene che siano preparate ad affrontare questa emozionante avventura. Sarà un periodo molto impegnativo ma anche pieno di gioia e soddisfazioni che faranno presto dimenticare la stanchezza delle prime settimane dopo il parto.

La camera da letto del neonato deve essere calda ma non umida né troppo secca per evitare di asciugare le mucose (naso e gola). Affinché il bimbo si senta sufficientemente protetto, almeno nei primi giorni è opportuno che dorma nella carrozzina o in una culla piccola, si sentirebbe perso in un letto troppo grande per lui.

Allattamento

Che si allatti al seno o artificialmente, ogni bambino va incontro ad un calo di peso fisiologico del 10-15% che viene di solito recuperato in una decina di giorni. Per favorire l’arrivo della montata lattea si consiglia di bere almeno due litri di liquidi al giorno (acqua, tisane, brodi, centrifughe).

Il seno dev’essere lavato ed asciugato delicatamente dopo ogni poppata ed è meglio non usare detergenti o disinfettanti sull’areola e capezzolo. Se si allatta al seno, è consigliabile procurarsi le coppette assorbilatte indispensabili per le perdite di latte e creme emollienti specifiche da applicare sul seno dopo l’allattamento.

Durante l’allattamento la mamma deve alimentarsi bene con un equilibrato apporto di proteine, sali minerali, e vitamine. È bene che mangi un po’ di tutto facendo attenzione ad alcuni vegetali come i cavoli o i carciofi che potrebbero alterare il sapore del latte. Spesso è opportuno continuare con l’integrazione di ferro e acido folico per alcuni mesi, per contrastare l’anemia molto comune dopo il parto.

La cura del cordone ombelicale

Si raccomanda l’applicazione di un disinfettante sul moncone del cordone ombelicale durante la prima settimana di vita del neonato. Si imbeve una garza sterile con il disinfettante indicato dal pediatra e si avvolge attorno al moncone, cambiandola giornalmente. Il moncone si staccherà al massimo entro un mese.

È consigliabile fare il bagnetto solo dopo che sia caduto il cordone; nel frattempo si consiglia di lavare il bimbo evitando di bagnare il moncone oppure di pulirlo con un batuffolo di cotone imbevuto con latte detergente o con un olio specifico.

Il bagnetto è un momento di relax per il bebè ma è consigliabile che non duri più di dieci minuti per evitare che la sua pelle delicata si disidrati. Si faccia attenzione che la temperatura dell’acqua sia di circa 37 gradi e che quella della stanza non scenda sotto i 20. Immergere poi il piccolo nell’acqua in cui è stato sciolto un detergente specifico per neonati, avendo cura di sorreggergli la testa. Asciugarlo molto bene per togliere ogni traccia di umidità.

Il cambio del pannolino

Ad ogni cambio di pannolino è opportuno lavare le parti intime del bimbo con acqua e pochissimo detergente, sciacquare e asciugare delicatamente senza lasciare umidità sulla pelle che resterà a contatto col pannolino; ciò eviterà irritazioni.

Non utilizzare talco o altre polveri aspersorie, eventualmente applicare un sottile strato di crema all’ossido di zinco.

Le coliche

Anche se il bimbo si alimenta bene, può capitare nei primi mesi di vita che, soprattutto di sera, sia irrequieto o pianga senza un apparente motivo.

In tali casi può trattarsi di colichette gassose che iniziano in genere nelle prime 2-3 settimane di vita e si risolvono solitamente in poco tempo. Le cause possono essere diverse: la principale è attribuibile all’ingestione di aria quando succhia il latte dal seno della mamma o dal biberon e questo crea dolore e tensione al pancino. Anche la difficoltà a rilassarsi del bambino e l’agitazione dei genitori a fine giornata possono esserne la causa. Non è facile rimanere sereni quando il bimbo piange ma è opportuno che la mamma e il papà si tranquillizzino il più possibile, perché il bambino percepisce istintivamente l’umore di chi lo accudisce.

La mamma può bere una tisana che favorisce il rilassamento, potrà ridurre la luminosità della stanza, parlare con calma abbassando il tono di voce con una musica soft di sottofondo, e massaggiare delicatamente il pancino con la mano calda applicando un po’ di olio per neonati. Il massaggio è benefico sia perché l’azione meccanica rilassa i muscoli dell’addome favorendo l’espulsione dell’aria, sia perché il contatto con la pelle della mamma regala al bimbo una profonda sensazione di benessere. Molto efficace è anche avvicinare le ginocchia del bebè verso il pancino e allontanarle ripetutamente facilitando ancora di più l’eliminazione dell’aria che crea tensione addominale. In questo modo il bimbo si calmerà più facilmente e si addormenterà prima.